Definita l’ottava meraviglia del mondo, il nuovo complesso del Monte Bianco è sicuramente il nostro progetto più rilevante che ha coinvolto tecnici e progettisti della nostra struttura per oltre 10 anni di lavoro nel coordinamento generale dei servizi di ingegneria, nella progettazione e nella direzione dei lavori.
La scelta accurata dei materiali e delle tecnologie ha permesso l’inserimento ambientale delle opere in modo armonico e qualificante per il territorio, garantendo un risultato all’avanguardia sia in termini ingegneristici sia di design.
La progettazione è stata finalizzata per una costruzione “a fianco” degli impianti già esistenti per consentire l’esercizio turistico dei vecchi impianti, realizzati nel 1947, durante tutta l’esecuzione dei lavori.
I lavori sono iniziati ad aprile 2011 e il nuovo complesso funiviario è entrato in funzione il 30 maggio 2015, dopo soli 4 anni di lavori. Nell’estate 2016 è previsto il completamento dei lavori con la demolizione dei vecchi impianti e la trasformazione della vecchia stazione del Pavillon in un’area espositiva e museale.
Nel nuovo complesso sono attive due funivie su tre siti di stazione: la partenza a Pontal d’Entreves, l’intermedia al Pavillon du Mont Frety e l’arrivo a monte a Punta Helbronner a quota 3466 metri slm.
Tutto il complesso è caratterizzato da elevatissimi standard progettuali al fine di ridurre al minimo il fabbisogno energetico per il riscaldamento/raffrescamento. Pompe di calore ad alta efficienza, pannelli fotovoltaici, recuperatori di energia e calore consentono al nuovo complesso di non dover ricorrere all’uso di combustibili, con unica obbligata eccezione per i gruppi elettrogeni di emergenza. Parallelamente alla costruzione delle nuove funivie sono stati realizzati un acquedotto e una fognatura a servizio dell’area del Pavillon e un sistema di depurazione completo per la stazione di Punta Helbronner.
Gli impianti a fune
Gli impianti sono funivie bifuni a “va e vieni”, a doppia fune portante (2 x 64 mm di diametro) con portata oraria di 800 persone/h per il 1° tronco e 600 persone/h per il 2°. La velocità di marcia è di 9 m/s senza rallentamenti sui sostegni e pertanto il percorso completo di salita viene coperto in soli 12 minuti. Le cabine possono ospitare 80 persone e sono completamente rotanti e molto vetrate per garantire una visione a 360° dei panorami mozzafiato del gruppo del Monte Bianco.
La stazione di Valle
La stazione trova spazio nell’area libera immediatamente a valle dell’abitato di Entreves ed è circoscritta dalla strada Statale 26 di accesso al Traforo del Monte Bianco. Integra numerosi servizi tra cui un parcheggio coperto per circa 300 auto, un parcheggio a raso per 50 autovetture e 10 autobus, biglietteria, locali tecnici e uffici della struttura gestionale, bar, servizi igienici, infermeria e uffici di informazione turistica. La curvatura della copertura fornisce alla stazione un aspetto volutamente aerodinamico capace di adattarsi e saldarsi alla morfologia del terreno naturale. Il rivestimento esterno è realizzato in lamiera aggraffata in alluminio-titanio.
La stazione intermedia
La nuova stazione intermedia in località Pavillon è stata pensata in modo da inserirsi elegantemente nell’ondulato contesto alpino del Mont Frety. Le caratteristiche del sito permettono l’inserimento di una serie di servizi complementari come ascensori interni, bar, ristoranti, tutti con terrazza panoramica, una sala convegni multimediale con capacità 148 posti, area commerciale, musei, aree di comunicazione tematica, percorsi esterni di avvicinamento alla natura, giardino botanico e solarium esterno, il tutto dominato dalla vista del Monte Bianco.
La stazione di monte
L’ultima stazione è stata realizzata nel rispetto della linea di confine che interseca la vetta a quota 3463 m s.l.m., pertanto i relativi volumi ad essa connessi si sviluppano interamente su territorio italiano. L’intero progetto si sostituisce sui vari versanti alla precedente struttura di cemento: a sud si spinge sul ripido pendio della Punta Helbronner, a nord arriva a posarsi fino allo sperone roccioso immediatamente a valle della stazione francese. La spigolosa natura delle forme esterne è in stretta relazione con l’uso di materiali dalle elevate prestazioni. Le forme scelte sono inoltre in grado di limitare l’accumulo di neve e ghiaccio sulle superfici esterne dell’edificio, anche attraverso il contributo delle prestazioni termostatiche dei materiali di rivestimento. L’articolazione degli elementi realizzati con diversi materiali (cemento armato, acciaio, legno e vetro), in base alle differenti funzioni strutturali, fornisce agli spazi interni un originale contenuto ambientale in stretto rapporto con l’esterno. Tutte le aree, interne ed esterne, sono nel cuore del Monte Bianco; una terrazza panoramica di 14 metri di diametro posta sulla copertura della stazione, permette di godere senza ostacoli una vista a 360°.